L’ex addetto militare dell’ambasciata di Francia a Roma alla fine degli anni Ottanta, svela durante un dialogo registrato da Massimo Giletti per lo speciale “Ustica : una breccia nel muro” che andrà in onda su Rai Tre martedì 25 giugno alle ore 21.20, che furono i suoi superiori militari francesi a ordinargli di non dare alcun rapporto dei radar della base aerea di Solenzara in Corsica agli italiani, sostenendo che erano chiusi afferma adesso in questo video che si è trattata di una bugia.
L’Addetto militare, il 28 novembre dello stesso anno rispondeva che l’incidente era avvenuto fuori delle normali ore di lavoro dell’aerobase di Solenzara situata nella Corsica meridionale. I radar avevano interrotto la loro attività operativa e comunque la portata delle apparecchiature era limitata al litorale orientale della Corsica. Quindi nessun velivolo dell’Armée de l’Air era presente nella zona quando è avvenuto l’incidente.
Il generale dei carabinieri Nicolò Bozzo ha però sbugiardato i francesi, affermando, da testimone oculare, di aver visto la sera del 27 giugno a Solenzara decolli e atterraggi dei Mirage e di altri aerei che “non accennavano a interrompersi”. La base era dunque aperta e la bugia adesso è confermata anche dalle parole dell’ex colonnello.
«Ora le spiego come è successo: i servizi segreti italiani (lui dice “il secondo ufficio” espressione francese per designare i “servizi”) mi chiesero il rapporto della stazione radar di Solenzara di quella notte. Ho girato la richiesta allo stato maggiore dell’aeronautica francese, che però mi rispose: “non diamo nulla”». È un intrigo internazionale lungo 44 anni quello della strage di Ustica. Un eccidio con 81 vittime, fra cui 13 bambini, i cui familiari attendono giustizia.