È normale che in questi casi si cerchino opinioni da chi la Formula 1 l’ha vissuta da protagonista. Interessante, soprattutto, quello di Flavio Briatore, che in carriera ha visto da vicino due fuoriclasse – Michael Schumacher e Fernando Alonso – fare le valigie e inseguire il titolo altrove. E se la bomba di mercato ha stupito anche lui, vuol dire che nel paddock lo choc è stato grandissimo: “Sono molto sorpreso del passaggio di Hamilton in Ferrari, avrà avuto le sue motivazioni“, questo il commento di Briatore a LaPresse. “L’unica cosa da dire è fare tanti auguri alla Ferrari e al pilota inglese. Perché sorpreso? Credo abbia avvisato il team in questi giorni, la Mercedes ha fatto molto per lui. Ci si abituerà a questa realtà. Se condivido la scelta? Non lo so, prima di tutto si deve mettere a posto la macchina, puoi anche avere ‘Batman’ nel team ma se la macchina non è competitiva non è che il pilota possa fare la differenza. È fondamentale che la macchina funzioni“, ha concluso l’ex team manager della Renault. Già, la competitività della macchina. È chiaro che se Hamilton va via da un team che gli ha permesso di vincere sei titoli piloti in 11 anni perdendone altri due all’ultimo GP, è perché non aveva più fiducia nella Mercedes: un pilota come Sir Lewis non si muove a caso. Non lo ha fatto nemmeno nel 2013, quando sembrava una follia lasciare la McLaren per abbracciare la sfida della Mercedes. È possibile che in quel “Avrà avuto le sue motivazioni” che rimarca Briatore ci sia anche la pretesa di garanzie sulla competitività della Ferrari in ottica-2025.