Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che le difese aeree russe hanno abbattuto cinque missili americani Atacms sulla regione di Bryansk, confinante con l’Ucraina. Lo riferisce la Tass.
Il comando delle forze armate ucraine ha confermato un bombardamento compiuto la scorsa notte su un deposito di armi nella regione russa di Bryansk, senza confermare tuttavia l’uso per la prima volta di missili Atacms forniti dagli Usa, come detto in precedenza da una fonte militare citata dalla testata Rbc Ucraina.
“La distruzione dei depositi di munizioni degli occupanti russi per fermare l’aggressione armata all’Ucraina continuerà”, conclude il comunicato. Negli ultimi mesi le forze ucraine hanno più volte bombardato depositi di munizioni con l’impiego di droni in varie regioni della Russia, compresa quella di Bryansk il 9 ottobre scorso.
Sulla sua pagina Facebook, il comando ha affermato che nell’attacco è stato colpito un arsenale del 1046/o Centro logistico russo vicino alla città di Karachev, 130 chilometri dal confine con l’Ucraina. Sempre secondo il comando, citato dall’agenzia Ukrinform, 12 esplosioni secondarie hanno fatto seguito al bombardamento.
Le difese aeree russe, che hanno intercettato cinque missili americani Atacms lanciati dall’Ucraina sulla regione di Bryansk, ne hanno solo “danneggiato” un sesto, i cui frammenti sono precipitati su una struttura militare. Lo riferisce il ministero della Difesa, citato dall’agenzia Ria Novosti, affermando che il missile ha provocato un incendio ma nessun danno né morti o feriti.
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, oggi al G20, ha affermato che l’Ucraina non avrebbe potuto lanciare gli Atacms senza l’aiuto degli Usa. “L’Ucraina e l’Occidente vogliono un’escalation”, ha accusato Lavrov.