L’impresa di Jannik Sinner è entrata nella storia e nessuno la metterà in dubbio. Dalla Serbia, però, arriva una rivelazione: «Novak Djokovic aveva la febbre». A farla, i colleghi vicini al numero uno del mondo durante una puntata del podcast Reketiranje Show, che raccontano un retroscena delle ore precedenti la semifinale vinta da Jannik in quattro set, i primi due dei quali stradominati prima del risveglio illusorio di Nole. «Djokovic ha avuto la febbre la notte prima della semifinale — le parole di un giornalista, Luka Nikolic —. Era stato ammalato per tre settimane, poi ha avuto una ricaduta. È per questo che ha giocato così male nei primi due set: era visibilmente debole, non era in grado. In quelle condizioni, non gli è stato possibile giocare bene. Non voleva andare dal medico, di modo che i giornalisti non lo infastidissero e sollevassero un polverone». Quello che, per esempio, si sollevò due anni fa nei giorni che precedettero l’Australian Open, dall’atterraggio a Melbourne di Djokovic alla sua espulsione per le note vicende legate al vaccino anti-Covid.