Il tran tran del percorso più che il traguardo di San Siro (1-0) riapre i cineforum su Max Allegri e la sua Juve. Eppure, lui è sempre lo stesso, sennò nel 2019 Madama mica l’avrebbe cambiato, cercando la contaminazione tra il pragmatismo dei risultati e l’estetica del gioco. Certo c’è stata abbuffata di imprevisti: dalle scommesse di Fagioli al doping di Pogba, passando per gli acciacchi di Chiesa, da hombre del partido a ombra di troppe partite. Un estimatore di Allegri, a casa Juve (ce ne sono), riassume: «Stop di Higuain, gol e vittoria per 0-1, a Napoli, dicembre 2017; stop di Vlahovic, palla fuori e 1-0 Inter, semplice». Forse troppo. Nell’attesa, c’è chi ha dato un colpo di telefono all’entourage di Thiago Motta, nonostante Allegri abbia ancora un anno di contratto.