DISASTRI INTERNAZIONALI – CI MANCAVA SOLO LA GENTE INCAZZATA CHE TENTAVA DI ENTRARE IN SALA STAMPA AGLI INTERNAZIONALI DI ROMA – DIRE CHE QUEST’ANNO QUALCOSA È ANDATO STORTO, È DIRE POCO: PARTITE A MEZZANOTTE, CENTRALE SPESSO MEZZO VUOTO PER I PREZZI ALLE STELLE E, IERI SERA, L’AMARA SCOPERTA PER CHI AVEVA LAUTAMENTE PAGATO UNA SEMIFINALE MASCHILE E SI È RITROVATO A VEDERE LA FINALE DI DOPPIO FEMMINILE – NON È STATA LA PIOGGIA A MANDARE IN TILT IL TORNEO VISTO CHE SONO ANNI CHE SI PARLA DI COPERTURA DEL CENTRALE…
Partite a mezzanotte, biglietti comprati mesi prima per scoprire che le semifinali maschili sono invece femminili, il Centrale spesso mezzo vuoto per i prezzi alle stelle e – ieri sera – perfino l’ammutinamento degli spettatori. I primi Internazionali di tennis edizione extra large hanno avuto problemi di giovinezza, soprattutto per quanto riguarda la programmazione.
Poi ci si è messa pure la pioggia, e mentre faticosamente si cercava di portare a termine il programma del sabato, ecco che l’accavallarsi della sessione diurna con quella serale ha causato il patatrac. Con anche un tentativo di irruzione in sala stampa per avere giustizia, quantomeno mediatica.
Alla fine il maltempo ci ha messo del suo e il risultato è stato ingestibile: ieri sera il pubblico che si aspettava di vedere una semifinale maschile, per poi scoprire che avrebbe avuto la finale femminile, alla fine per il protrarsi del match tra Medvedev e Tsitsipas è stato fatto entrare sul campo Pietrangeli per una finale di doppio femminile. Che, con tutto il rispetto, non è proprio la stessa cosa.
Dopo le proteste, sono stati aperti i cancelli del Centrale dal secondo set (eran già quasi le 22), anche perché molti di quelli del pomeriggio si n’erano andati, esausti per le interruzioni e per l’attesa. L’organizzazione insomma la buona volontà ce l’ha messa, ma c’è molto da imparare per il prossimo anno.