Il babà, con la sua consistenza soffice e il suo sapore inebriante, è uno dei dolci più amati in Italia, in particolare a Napoli, dove è considerato un vero e proprio simbolo. Ma le sue origini non sono napoletane: il babà fu inventato nel Settecento dal re polacco Stanislao Leszczynski, esiliato in Francia.
Dalla Francia a Napoli, un successo europeo:
Il “bbàbà”, come lo chiamava il re, era un dolce a lievitazione naturale che Leszczynski ammorbidiva con il Tokaji, un vino liquoroso ungherese. In poco tempo, il dolce conquistò tutta Europa, arrivando anche a Napoli. Qui, il babà si trasformò, assumendo la sua caratteristica forma a fungo e venendo bagnato con uno sciroppo a base di rum.
Un dolce che diventa tradizione:
A Napoli, il babà si è integrato perfettamente nella cultura e nella tradizione partenopea, diventando un elemento imprescindibile della pasticceria locale. Lo si trova in tutte le pasticcerie, in diverse varianti, dal classico al babà al cioccolato o con crema pasticcera.
Un dolce per tutte le occasioni:
Il babà è un dolce versatile, perfetto per ogni occasione: dalla colazione al dessert, fino a diventare un vero e proprio protagonista di feste e ricorrenze. È anche un ingrediente utilizzato in pasticceria per creare dolci al cucchiaio o torte.
Il babà nella cultura popolare:
Il babà è talmente famoso da essere entrato a far parte della cultura popolare italiana. Lo si trova in proverbi, modi di dire e canzoni. È stato anche protagonista di un momento iconico del Festival di Sanremo 1989, quando Marisa Laurito lo utilizzò come accessorio durante la sua esibizione.
E magnate ‘sto babà!:
Un invito goliardico a gustare questo dolce strepitoso, che con la sua bontà e la sua storia rappresenta un vero e proprio patrimonio gastronomico.