CARTOMANZIA GRATIS NEWSDa un lato corrono di tassi d’interesse su prestiti e mutui, dall’altro crollano le domande di credito di famiglie e imprese. Un circolo vizioso che rischia di zavorrare ulteriormente l’economia italiana fiaccata dall’inflazione e dal crollo della manifattura tedesca. A lanciare – l’ennesimo – allarme sulla contrazione del credito è la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile, dove sottolinea come i criteri per la concessione di prestiti a famiglie e imprese abbiano registrato un ulteriore inasprimento, dal momento che le banche nutrono maggiori timori circa i rischi a cui è esposta la clientela e sono meno disposte a sostenerli.
Le condizioni di finanziamento più restrittive rendono, dunque, l’acquisto di abitazioni meno accessibile e meno appetibile come investimento con la conseguenza che la domanda di mutui è calata per il quinto trimestre consecutivo. Una posizione condivisa anche dalla presidente di Banca Etica, Anna Fasano, secondo cui, inoltre, la tassa sugli extra-profitti delle banche, che colpisce le attività tipiche come l’erogazione del credito, rischia di provocare un ulteriore credit crunch, e colpisce in modo sproporzionato chi distribuisce dividendi e chi destina gli utili al rafforzamento patrimoniale per concedere più prestiti.
«Calcolare la tassa straordinaria sull’incremento del margine di interesse – dice Fasano – significa identificare come base di tassazione l’attività tipica della banca: l’intermediazione e l’erogazione del credito, con l’effetto di inibire gli istituti a rafforzare questa attività e spingerli a mettere energie e risorse nella distribuzione di servizi vari e nell’attività di trading anche speculativo – ad esempio i crediti da bonus fiscali – i cui risultati non vengono colpiti. In questo modo, provocherà ulteriore credit crunch».
Anche perché la Bce non ha alcuna intenzione di mollare la presa sulla stretta monetaria: l’incertezza – avverte nel suo bollettino – è ancora molto alta sia sul fronte dei rincari che su quello della crescita. Certo, a luglio, l’inflazione è calata al 5,9% rispetto al 6,4% di giugno, ma da Francoforte gli economisti vedono troppi venti contrari. Di conseguenza, le prospettive per la crescita economica e l’inflazione restano «estremamente incerte».CONTINUA A LEGGERE SU CARTOMANZIA GRATIS