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Che facciamo? Andiamo a tr*ie? Mica male come idea! Tu a rose come stai? Lo sai, sì, che quando si parla di “rose”, con le tr*ie, non devi andare da un fioraio, bensì a un bancomat! Rose sta per soldi, 1 rosa uguale 1 euro, i prezzi sono variabili, e se becchiamo una “onesta”, magari ci fa lo sconto!
I clienti delle escort sono furbi, prima di contattare la prescelta, sai che fanno? Leggono per benino le recensioni che gli altri fanno delle escort con cui sono stati, e da lì basano con quale tr*mbare, e quale depennare perché fregatura totale!
E oltre a tipo e qualità delle prestazioni, sapete qual è l’informazione che i clienti si scambiano sempre tra di loro? È questa: si trova parcheggio? Con quanta difficoltà?
Può sembrare paradossale, ma è invece un dilemma affatto banale se si inquadra la situazione nella più giusta prospettiva: un cliente escort tipo è di solito un professionista a cui piace andare a tr*ie tanto se è in trasferta di lavoro, abbina il dovere col piacere, e le trasferte le fai nelle grandi città.
Le grandi città sono luoghi in cui trovi più varietà di escort, stai libero e tranquillo, lontano da casa, con la scusa perfetta, e tua moglie non può romperti, puoi pure mettere muto il telefono per ore, sei in riunione! L’appuntamento con la escort è preso in anticipo via WhatsApp, e un cliente è già a suo agio se la escort gli indica chiaro dove sta l’appartamento. Dati sul citofono compresi. È questa altra info tra clienti più scambiata.
Un cliente non vuole perder tempo, sta arrapato e a rota (in astinenza), non vede l’ora di farsi una bella sc*pata in santa pace, non innervosirsi vieppiù imprecare perché il parcheggio è un miraggio! Le escort che esercitano a Roma si devono sorbire questo genere di lamentele, da clienti di rado in trasferta, ma che vengono da fuori città. E non solo.
Un cliente che ha pattuito un’ora ma arriva in ritardo non sc*pa un’ora ma il tempo rimasto: dopo di lui ci sono altri clienti come lui. Capito perché la questione parcheggio c’ha la sua importanza? Il cliente apprezza che la escort lo riceva in casa da sola, e al pianterreno, massimo primo piano. Non vuole sguardi curiosi.
I clienti tra loro chiedono se a casa della escort opzionata si può fumare, se con lei ci sono cani, e quindi, la domanda delle domande: la foto della escort, quanto corrisponde a verità? È questa la tipica fregatura che investe i clienti delle escort cinesi. Le cinesi mettono sempre foto false, e non solo, non ricevono mai sole, nell’appartamento ti accoglie “la madre badessa”, cioè la mamasan, signora cinese su con l’età, che ti accompagna nella stanza della ragazza.
Con le cinesi è un appuntamento al buio per altri due motivi: con loro è difficile comunicare via social (parlano poco italiano, lo scrivono zero), e peggio ancora sono oggetto di turn over continuo. Per questo le recensioni poste sotto gli stessi numero di telefono e indirizzo divergono: i clienti hanno fruito di ragazze diverse e ad alcuni è andata di lusso, ma ad altri… un bidone!
La cinese si promoveva “giovanissima ma dimostra 40 anni, e c’ha la pancia grossa da birra”, un altro si è accordato per sesso a tre ma “una mi ha fatto solo bocca, eh, e si è fatta pagare completo!”, un altro ancora l’ha trovata diversa dalla foto tuttavia gli è piaciuta, “non piatta ma formosetta”, se ne è infatuato e ora è disperato, non la ritrova più, e uno si lamenta che “la mamasan stava cucinando, cosa non si sa ma di una puzza incredibile, ci ha ammorbato l’intero stabile, camera in cui sc*pavo inclusa! Non si fa così!”.
Altra categoria di tr*ie ricercatissima sono le trans. Cosa chiede uno che vuole andare con una trans a chi con quella trans già c’è stato? Quanto ce l’ha lungo!!! Ma non il cliente, la tr*ia trans!!! Vogliono sapere se sono attive, passive o tutti e due, quanto sono femminili e specie la voce, se sono strette di ano e quanto, e se se lo fanno succhiare!
Chi pensa che un uomo vada a trans solo per metterglielo, vive nel mondo dei sogni! Prenderlo in bocca, farsi venire in bocca, per giunta per la prima volta, è pratica comune ma inconfessabile per chi è cliente trans.
Altra categoria escort graditissima sono le BBW, le giunoniche, tette enormi e sedere espanso, ed è proprio il volume di tette e di c*lo di cui ci si informa per tempo in chat. G., escort bbw di base a Roma ma spesso in tour su e giù per l’Italia, a parere di chi ci va, “crea dipendenza”.
È una escort “fenomenale, G. ti riceve in abitino succinto, non contiene le sue tettone”, “è dolce ma p*rca”, “non guarda l’orologio e non ti mette fretta”, “ti fa usare il bagno, prima e dopo, l’ambiente è pulitissimo”, “è giocosa e fantasiosa nelle posizioni”, “fa l’orale anche senza gomma” (significa senza preservativo) e, cosa importantissima, “ambiente climatizzato a dovere”.
Tornano e ritornano da lei. Uno da Bassano del Grappa ci informa che l’estate scorsa, ha mollato moglie e figli e preso un treno per correre da lei “perché non resistevo più”. Questa escort matrona sta appunto a Roma, zona Prati, parcheggi in seconda, terza fila, e se c’hai fortuna, e i vigili stanno al bar.
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