“HELMUT BERGER FREGAVA QUELLO CHE POTEVA DA CASA DI LUCHINO VISCONTI E PORTÒ TUTTO DAI GENITORI IN AUSTRIA” – MARINA CICOGNA RICORDA L’ATTORE DECEDUTO A 79 ANNI: “UNA VOLTA, IN GRECIA, HELMUT STAVA PROVANDO TANTA ROBA IN UN NEGOZIO, LA COMMESSA COMMENTÒ RIVOLTA A LUCHINO: ‘EH, BISOGNA AVERE PAZIENZA CON I FIGLI’. ‘MA QUALE PADRE, SBOTTÒ HELMUT, QUESTO È UN VECCHIO FROCIO ITALIANO’ – È STATA LA PERSONA PIÙ AUTODISTRUTTIVA CHE ABBIA CONOSCIUTO. LA SITUAZIONE SI APPESANTÌ QUANDO SCOPRÌ CHE, A PARTE UNA CASA, NON AVEVA AVUTO UNA LIRA DA LUCHINO, CHE SCRIVEVA UN TESTAMENTO DOPO L’ALTRO…”…
Lei era amica di Helmut?
«Gli volevo molto, molto bene, ho prodotto il suo secondo film, I giovani tigri, ci teneva molto Visconti. L’ho conosciuto nel…con le date non vado d’accordo, direi fine Anni ’60. L’ho conosciuto perché Visconti frequentava questo ragazzino. Gli amici di Luchino erano furibondi. E c’è stato quel famoso episodio in Grecia… Helmut stava provando tanta roba in un negozio, la commessa commentò rivolta a Luchino: «eh, bisogna avere pazienza con i figli». «Ma quale padre, sbottò Helmut, questo è un vecchio fr… italiano».
Luchino come lo trattava?
«Con una certa crudeltà, era già un regista affermato, di una famiglia nobile, Helmut invece era un ragazzetto simpatico, divertente, talentuoso in cerca di fortuna, fino allora si era arrangiato. Gli eccessi sono arrivati dopo, è stata la persona più autodistruttiva che abbia conosciuto. La situazione si appesantì quando scoprì che, a parte una casa, non aveva avuto una lira da Luchino, che scriveva un testamento dopo l’altro».
Andava sopra le righe e…
«Diventava bellicoso, aggressivo, pericoloso».
Alcol o droga?
«Direi tutti e due. Quando morì Luchino ero con Helmut a Rio de Janeiro. 17 marzo 1976. Prese il primo aereo per Roma, andò al funerale e il giorno dopo ritornò in Brasile, sconvolto, senza più un orizzonte davanti a sé. Lui era la vedova, come si definì. Non era attrezzato per il dolore».
Era una persona di gusto?
«Direi di sì. Fregava tutto quello che poteva da casa di Luchino e portò tutto dai genitori in Austria. Un quadro, oggetti vari…».
Di cosa parlavate?
«Di un po’ di tutto, non si facevano lunghe conversazioni, non era così colto».
Era preso da Visconti?
«A Helmut non fregava niente di nessuno, dal punto di vista sentimentale».