MA LO SAPETE CHE I PUNTI DI RICARICA DELLE VOSTRE AUTO ELETTRICHE POTREBBERO ESSERE LA PORTA D’INGRESSO PER GLI ATTACCHI INFORMATICI? LE COLONNINE SONO IL PUNTO DI CONTATTO ATTRAVERSO IL QUALE NON SOLO PASSA LA CORRENTE ELETTRICA, MA ANCHE LE INFORMAZIONI DI FUNZIONAMENTO DELLA VETTURA E I DATI DELL’ACCOUNT DELL’UTENTE – CHIUNQUE RIESCA AD INSERIRSI PUÒ ENTRARE NELL’APP CON CUI SI GESTISCE IL RIFORNIMENTO E NELLO SMARTPHONE E ACCEDERE A TUTTI I DATI SENSIBILI…
Sono sempre di più i punti di ricarica per auto elettriche ma si aprono interrogativi importanti sotto il punto di vista della sicurezza. Le colonnine sono infatti il punto di contatto attraverso il quale non solo passa la corrente elettrica, ma anche le informazioni di funzionamento della vettura e i dati dell’account dell’utente collegato. Chiunque riesca ad inserirsi in modo fraudolento può facilmente entrare nell’app con cui si gestisce il rifornimento e, addirittura, entrare nello smartphone e accedere a tutti i dati sensibili contenuti al suo interno. I rischi sono tanti, come ha fatto notare HWG, società specializzata in cyber security: non solo per l’utente singolo, ma anche per la vettura stessa che può essere a sua volta «hackerata» e resa inutilizzabile in alcune sue componenti, fino al punto di trasmettere il «virus» anche ad altri esemplari dello stesso modello.
Un rischio soprattutto per le flotte aziendali, ma anche il semplice proprietario di una vettura potrebbe trovarsi sottoposto ad un’esosa richiesta di riscatto per «sbloccare» la vettura, stessa procedura che potrebbe colpire il fornitore di energia con punti di rifornimento o addirittura l’intera rete bloccata. I crimini che si possono commettere da una semplice colonnina possono anche essere un semplice furto dell’energia, ovvero manipolare il sistema per ottenere ricariche gratuite, oppure accedere ai dati delle carte di credito o dei conti correnti associati agli account degli utenti, rubandone l’identità per effettuare prelievi indebiti. Innanzitutto sono da privilegiare i punti di ricarica domestici o quelli presenti su luogo di lavoro, in quanto meno appetibili per i «cybercriminali» rispetto alle colonnine gestite direttamente dai principali fornitori di energia. Nel momento in cui invece si deve scegliere il proprio «provider» è importante documentarsi sugli standard di sicurezza adottati e scegliere quello che offre i migliori standard di protezione.