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NATI SOTTO UNA STELLA SBAGLIATA – LISA MARIE PRESLEY È SOLO L’ULTIMA DEI “FIGLI D’ARTE” SCOMPARSI PREMATURAMENTE DOPO UNA VITA TORMENTATA DA PROBLEMI PERSONALI, A VOLTE LEGATI ALLA FIGURA INGOMBRANTE DEI GENITORI – DAL FIGLIO DI STALLONE A QUELLO DI DEPARDIEU, DA SCOTT NEWMAN FIGLIO DI PAUL ALLA FIGLIA DI BOB GELDOF: TRA SUICIDI, DENUNCE DI ABUSI, GENITORI ASSENTI E FATALITÀ IMPROVVISE, UN COGNOME PESANTE (CHE PUÒ SEMBRARE UN VANTAGGIO) IN MOLTI CASI SI RIVELA UNA “MALEDIZIONE”
In quelle foto da piccola con papà Elvis, Lisa Marie Presley sembrava una bambina qualsiasi […] Una vita complicata, iniziata nella leggendaria Graceland nel 1968, che l’ha vista attraversare la morte di suo padre, la cacciata dalle scuole, la cocaina, quattro matrimoni […] Un frullatore che si è fermato poche sere a fa alla cerimonia dei Golden Globe, dove insieme alla madre Priscilla era presente alla premiazione di Austin Butler, l’attore che ha interpretato suo padre nel film Elvis, ennesimo cortocircuito temporale di un’esistenza vissuta a tavoletta con la sua luna maledetta sempre dietro le spalle.
Un fantasma nascosto in un cognome, forse, o magari un vantaggio trasformato in handicap come in tante storie da stardust memories. I “figli di” travolti dalla loro stessa vita sono ormai un numero impressionante. E vai a capire se la maledizione era dentro di loro o se la vita con genitori assenti, viziosi, ingombranti sia diventata all’improvviso insopportabile.
La fatalità, certo, colpisce senza guardare: lutti come quello attraversato da John Travolta, che ha perduto il figlio sedicenne a causa di un attacco epilettico, o quello che ha colpito Sylvester Stallone, che ha perso suo figlio Sage Moonblood, 16 anni, per arresto cardiaco, o la polmonite che ha stroncato Guillaume Depardieu, figlio di Gérard, a 37 anni, sono maledizioni, sì, ma del destino.
Ma in molti casi gli spettri che giravano in casa hanno travolto tutto e tutti: le storie di morte da overdose, da Scott Newman, figlio di Paul, alla figlia di Bob Geldof, Peaches, hanno riempito le pagine più tristi e nere della cronaca. Così come i tanti suicidi che hanno devastato i boulevard di Hollywood e le stanze segrete delle rockstar.
Chad Mc-Queen accusò suo padre Steve di abusi. Ma il finale triste, per fortuna, non è obbligatorio nei copioni delle star: in tanti hanno trovato la loro strada, e alcuni anche in modo molto luminoso […]però, non a tutti è andata bene. In una intervista rilasciata qualche anno fa a Repubblica fu chiesto a Julian Lennon cosa direbbe a suo padre se potesse incontrarlo. «Soltanto una cosa: perché mi hai ignorato così tanto?».